Tra le novità digitali, quelle che più stanno facendo rumore, sono sicuramente la VR e la AR, abbreviazioni rispettivamente di “Virtual Reality” e “Augmented Reality”, in italiano Realtà virtuale (che già il nome la dice lunga) e Realtà Aumentata.
Spesso questi termini vengono interscambiati, ma è un errore: si tratta infatti di concetti un pochino differenti, seppur spesso li troviamo “lavorare insieme”, integrati in un unico dispositivo. La Realtà Aumentata, che è quella di cui tratteremo in questo articolo, è un concetto non del tutto nuovo, infatti è già stata usata da Google che ne fa uso da anni per le sue mappe. Avete presente tutti quei dettagli che non potete vedere mentre vi spostate, ma vi appaiono sulle mappe? Dalla presenza di autovelox, ai nomi delle vie che percorrete, alle vie traverse, tutto è Realtà aumentata.
Come viene utilizzata la Realtà Aumentata?
Questo strumento viene utilizzato oggi soprattutto nell’ambito dell’intrattenimento di ogni sorta ed il suo scopo, come già detto, è quello di dare informazioni aggiuntive all’utente, in molti casi, con l’ausilio della grafica 3D. Un primo approdo della Realtà Aumentata su Google, lo avremo a breve con i suoi “3D animals”. Basterà andare sul motore di ricerca, digitare il nome di un animale (attenzione: solo con smartphone!) E poi visualizzarlo nel nostro spazio: in casa o al parco. Uno strumento che permetterà di avere un’idea della grandezza reale dell’animale, dei suoi movimenti e di come apparrebbe se fosse davvero davanti a noi. Uno strumento utile se si vuole avere più informazioni su un animale che non vedremo nella nostra vita ad esempio!
In Realtà Aumentata si possono giocare anche a giochi del casino o a giochi sparatutto e si possono anche trovare videogame che integrano AR con VR. Ad esempio se indossiamo un visore 3D per giocare ad un gioco di guerra o strategia online, potremmo sia giocare in prima persona in uno spazio virtuale che si sovrapporrà sul nostro spazio fisico, sia avere informazioni aggiuntive in tempo reale sugli altri avatar di utenti connessi. Questo esemplifica il concetto di VR applicata alla Realtà Aumentata.
I videogame ci stanno sorprendendo sempre di più e oggi sono più sofisticati e accattivanti, grazie a elementi nuovi di ogni tipo (pensiamo ai “meta-giochi”, giochi dentro ai videogiochi) ma oggi grazie alla A/R potrebbero arricchirsi di nuovi scenari ancora più futuristici.
Troviamo poi l’utilizzo di AR anche nei giochi per smartphone, anche se il primo esperimento di questo tipo risale già a 3 anni fa con il famosissimo e plurinominato dai media, “Pokèmon Go”, che alla sua uscita sul mercato, nel 2015, aveva fatto non poco clamore, giochino sempre per smartphone, che trasforma il tuo vialetto di casa in un’ arena di caccia al Pokemon.
Sono tanti i videogiochi che hanno già iniziato ad usare questa tecnologia, ma se ne parla e se ne parlerà sempre di più anche in altri ambiti. Scopriamoli insieme.
Non solo giochi: la Realtà Aumentata per Didattica e industria
Se pensiamo all’intrattenimento non è giusto citare solo i giochi, ma anche la cultura. È recente la notizia che alla Domus Oratglia, Patrimonio Unesco, un luogo incantato tutto da scoprire a Brescia, è stata usata la Realtà Aumentata per i tour. Si stima che in futuro questa pratica delle visite virtuali, in Realtà Aumentata o addirittura in VR possa essere all’ordine del giorno.
Ad oggi però la AR viene usata anche dalle Industrie e nella Didattica. Gli studenti possono imparare ad esempio indossando dei visori, informazioni aggiuntive, 3D, nel loro spazio fisico, di qualsivoglia argomento: architettura, animali, biologia, ecc… La Realtà Aumentata infatti, permette di riprodurre tridimensionalmente modelli di oggetti che possono essere osservati, spostati, scomposti e studiati più da vicino. Una rivoluzione per alcuni campi se pensiamo all’industria dell’automobile o quella biomedica. Quest’ultima può, tramite l’utilizzo di software di Realtà Aumentata, creare prototipi di arti in maniera più efficiente, su misura per il paziente, senza errori, grazie alle simulazioni che questa offre. È poi anche possibile simularne movimenti ovviamente. Un tool davvero utile per chi lavora in quest’ambito.
Ma cosa occorre per trasformare un oggetto in un oggetto 3d? Cosa c’è dietro la Realtà aumentata?
La tecnologia dietro questo strumento, è fatta di banalissima grafica 3D in scala e “motion design”, ossia quel ramo della grafica che si occupa di animazioni di oggetti tridimensionali. Vi è poi un pizzico di Intelligenza artificiale, che tramite il Machine Learning può permettere al software stesso, di imparare e riprodurre graficamente modelli in scala (questo si chiama in gergo “Computer vision”, ossia computer che vengono dotati di “vista”). Esistono anche dei programmini che permettono a tutti di creare la propria Realtà Aumentata come “Merge Cube” e “Cospaces”, ovviamente con alcuni limiti rispetto quello che farebbe un software di intelligenza artificiale, ma tutto sommato ben fatti ed efficienti.